Diomede Catone è stato un compositore e liutista di origine italiana, che visse e lavorò interamente in Polonia. È conosciuto principalmente per la sua musica strumentale. Mescolò lo stile del tardo Rinascimento con il barocco emergente, e anche gli idiomi italiani con materiale popolare polacco; e inoltre fu uno dei primi compositori italiani nativi a visitare la Svezia. Catone scrisse sia musica vocale che strumentale, sia sacra che profana: tuttavia fu famoso soprattutto per le sue opere per liuto. Le opere per liuto comprendono dozzine di brani in molte forme e stili, tra cui coreae polonicae, fantasie, galliarde, trascrizioni di madrigali italiani, passamezzi e preludi, tutti probabilmente suonati da lui stesso. Stilisticamente coprono l'intera gamma delle possibilità del liuto. I preludi sono per la maggior parte accordali; le fantasie sono ricercari imitativi; e c'è una serie di otto danze polacche, probabilmente derivate dalla vera musica popolare. Alcuni aspetti dello stile del primo barocco sono chiari nella musica di Catone, compreso l'uso di brevi motivi che ricorrono per unificare sezioni più lunghe e l'uso di collegare sezioni episodiche tra affermazioni tematiche; d'altra parte, parte della sua musica per liuto include linee di carattere vocale in stretta imitazione, più nello stile dei polifonisti della metà e della fine del XVI secolo. Altra musica strumentale di Catone comprende brani per consorti di viole e per tastiera solista. Le sue opere vocali includono ambientazioni di canti sacri polacchi in una raccolta intitolata Rytmy łacińskie dziwnie sztuczne ... per quattro voci e liuto, nonché Pieśń o świętym Stanisławie, per quattro voci non accompagnate. Scrisse anche un madrigale italiano, Tirsi morir volea, a cinque voci, sebbene esista solo in un arrangiamento per voce sola e accompagnamento strumentale: una trascrizione che potrebbe rappresentare una consapevole conformità alla nuova concezione barocca del madrigale solo.