Fauré ammirava molto la musica di Chopin ed era felice di comporre nelle forme e negli schemi stabiliti dal compositore precedente. I notturni di Fauré seguono il modello di Chopin, contrapponendo sezioni esterne serene a episodi centrali più vivaci o turbolenti. Il figlio del compositore, Philippe, ha commentato che i notturni "non sono necessariamente basati su rêveries o su emozioni ispirate dalla notte. Sono pezzi lirici, generalmente appassionati, a volte angosciati o del tutto elegiaci". Il quarto notturno (1884 circa), dedicato alla contessa di Mercy-Argenteau, contrappone una sezione di apertura lirica e un episodio in mi bemolle minore con un tema cupo che ricorda i rintocchi di una campana. Il primo tema ritorna ed è seguito da una breve coda. Il pianista Alfred Cortot, generalmente un grande ammiratore di Fauré, trovò il pezzo "un po' troppo soddisfatto del suo languore".