Quintetto per pianoforte e archi in la maggiore (Schubert)
Franz Schubert scrisse il suo Quintetto per pianoforte in la maggiore, D. 677, popolarmente conosciuto come La trota, nel 1819, quando aveva solo 22 anni. Come una buona parte delle sue opere, tuttavia, fu pubblicata dopo la sua morte, nel 1829. Schubert non utilizzò la tradizionale formazione di quintetto (pianoforte + quartetto d'archi), optando invece per sostituire un violino con un contrabbasso. Il compositore Johann Nepomuk Hummel aveva riarrangiato il suo Settimino per la stessa strumentazione, e la Trota fu effettivamente scritta per un gruppo di musicisti che si riunivano per suonare l'opera di Hummel.
Il soprannome del brano deriva dal quarto movimento, che è un insieme di variazioni su un lied dello stesso Schubert, denominato Die Forelle (la trota). Apparentemente i mecenati che commissionarono il pezzo suggerirono che Schubert includesse detta serie di variazioni.
Franz Schubert scrisse il suo Quintetto per pianoforte in la maggiore, D. 677, popolarmente conosciuto come La trota, nel 1819, quando aveva solo 22 anni. Come una buona parte delle sue opere, tuttavia, fu pubblicata dopo la sua morte, nel 1829. Schubert non utilizzò la tradizionale formazione di quintetto (pianoforte + quartetto d'archi), optando invece per sostituire un violino con un contrabbasso. Il compositore Johann Nepomuk Hummel aveva riarrangiato il suo Settimino per la stessa strumentazione, e la Trota fu effettivamente scritta per un gruppo di musicisti che si riunivano per suonare l'opera di Hummel.
Il soprannome del brano deriva dal quarto movimento, che è un insieme di variazioni su un lied dello stesso Schubert, denominato Die Forelle (la trota). Apparentemente i mecenati che commissionarono il pezzo suggerirono che Schubert includesse detta serie di variazioni.